|
|
| Tutto contento di avere una giornata completamente libera carico l’attrezzatura sulla mia Abarth e parto per il mio bel laghetto (Annone). Ovviamente dopo una bella colazione al bar arrivo al parcheggio, scarico il tutto, e mi dirigo nella mia postazione solita. Guardando l’orologio vedo che sono le 9 e penso tra me e me: presto ma non prestissimo e questo mi mette ancor di più di buon umore. Pochi passi e inizia il dramma. Tutte le postazioni sono occupate! Traggedia!! Ma come oggi che sono pure arrivato presto! Avevo anche l’upgrade di attrezzatura da provare (pastura, nassa, fionda decente per poter pescare più lontano). Con la piva nel sacco ritorno al parcheggio. Pensando an un piano B (n.b. Bisogna sempre avere il piano B) mi viene in mente di provare ad Oggiono, la si paga e quindi probabilmente ci sarà meno gente. A questo punto una vocina mi fa eco nella scatolina cranica, visto che devi fare il permesso controlla pure la licenza che siamo sotto scadenza. Secondo colpo! Pensando che fosse in scadenza a fine ottobre non mi sono mai preoccupato tanto di andare a verificare la data effettiva ed infatti è scaduta a fine settembre. Se prima me la potevo prendere con i pescatori abusivi sulla mia postazione ora me la posso prendere solamente con me stesso. Mogio mogio prendo la strada verso casa. Sulla strada del ritorno passo vicino al Lambro (Nibionno) e vedo che è tutto libero, decido di fermarmi memore di belle catture cavedanesche (non si dovrebbe fare lo so, però ho pensato che lì non mi hanno mai controllato la licenza e quindi rischio). A fine agosto sono stati fatti dei lavori di rifacimento / riqualifica delle sponde e da quel periodo non frequento più quelle anse. Osservo il nuovo “layout” e noto che crea delle sacche di acqua ferma o leggermente mossa, “ottimo test per il Paolino e l’inglese in fiume”. Monto la mia cannina con la montatura già fatta, cambio il waggler (infatti al lago pescavo con un “Dura Wag Preston 5Gr +0.5” e lo sostituisco con un 2+0.5). Una volta trovato il fondo pasturo e mi metto in pesca che consiste in una passata molto lenta. Trascorsa circa mezz’ora iniziano i primi timidi affondi e le prime ferrate. Il sistema funziona però la preda più grossa consiste in un’alborella di circa 10 cm. Demoralizzato continuo cosi fino alle 2 poi decido di tornarmene a casa. Forse il Dio della pesca mi avrà punito per la licenza scaduta o più semplicemente non era giornata ma volendo vedere il bicchiere mezzo pieno almeno ho provato l’inglese anche in fiume ed essendo un pivello tutto sommato non ho cappottato.
Questo racconto non è una condivisione di catture epiche e di taglie gigantesche ma bensì di una giornata in apparenza partita bene ma finita malino ergo la considero un po' OT ragion per cui la posto qui.
Grazie per la lettura e al prossimo tragicomico resoconto
|
| | |
